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Aprile dolce dormire – Parte 2

La seconda parte della cronostoria di questo anticipo di ferie comincia il giovedì mattina quando, complice una fame atroce, sorge la necessità di trovare da mangiare di prima mattina…

E così ci si mette in macchina per fare quei 4 Km che mi separano dalla Rocca, zona di Palermo che delimita il confine con il territorio del comune di Monreale. Si fanno quindi 15 minuti di traffico (è l’unica strada che porta a Palermo, collo di bottiglia durante le ore “calde” della giornata) e si arriva al bar… e ci si accorge che nel cambio di abiti della sera prima ci si è dimenticati di trasportare documenti e contanti dai vecchi abiti… 🙁
Torno quindi a casa a prendere il tutto a casa e ne approfitto per prendere un po di materiale da fare arrosto per pranzo… gran bel materiale…

Meritano no?!?! 🙂
Da notare la graticola artigianale realizzata dal babbo, un vecchio scaldabagno (mezzo in realtà) che funziona bene allo scopo e per supporto un telaio di una vecchia carriola in metallo (mi sa che quel telaio è d’epoca, lo ricordo esistente sin dalla più tenera età).
Il pomeriggio passa quindi a fare “una beata minchia” (cit. A. Albanese) e la sera in giro con amici e amiche, una delle quali alquanto “alticcia” e pertanto la serata si chiude presto (per i miei canoni); alle 2 di notte tutti a nanna che di andare in giro con le schimmie urlatrici in macchina non ne ho proprio voglia.

E qui sorge spontaneo un piccolo excursus… la scimmia urlatrice di cui sopra al mio rifiuto di accompagnarla ai Candelai (nota zona in cui albergano i tipi più strani e bevuti della notte palermitana) mi apostrofa con un “Si vede che hai trent’anni…”…
Ora… va bene che ho effettivamente superato la trentina da un pezzo… ma io non ricordo che da ragazzo (vent’anni come i suoi) provavo divertimento a ridurmi una pezza per poi andare in giro a far vedere quanto ero stato deficiente a ridurmi appunto una pezza… sarà la differenza generazionale… che ne so…

Sta di fatto che  sono state accompagnate dove volevano e lasciate li (lei e l’amica sua) fino a quando… dopo mezz’oretta non hanno telefonato CHIEDENDO se qualcuno le poteva andare a prendere perchè non avevano trovato passaggio per tornare a casa… 😀
Io le avrei lasciate li ma il trentenne (abbondante) che c’è in me ha deciso che non era corretto, sono uscite con me e io le devo portare sane e salve a casa… che sul salve ci siamo, ma sane quando lo sono mai state?!?! Ma questa è un’altra storia… 🙂

E arriviamo quindi a Venerdì, giornata dedicata alla famiglia. Infatti di prima mattina si va in Comune a risolvere un problema con l’ufficio per le imposte e… si perde tutta la mattina!!! Due ore di attesa per parlare con chi di dovere (che stava discutendo con un contribuente che lamentava il fatto che si, lui l’immondizia non l’ha mai pagata, ma davanti casa sua i cassonetti sono sempre pieni, vengono svuotati 2 volte a settimana… :-() per poi restare in quell’ufficio 10 minuti…
All’impiegato dopo il tipo precedente non sembrava vero di aver trovato uno (io) che non ripetesse in 10 modi diversi la stessa cosa cercando una scappatoia per non pagare il dovuto.

Sabato e Domenica non c’è nulla da raccontare, ho praticamente dormito per due giorni di fila, sveglio solo per mangiare bere e andare in bagno… ne avevo bisogno!!!

Lunedì serata con gli amici in giro per la città. Io non so perchè ma adoro camminare in strada la sera/notte… sarà il poco traffico o l’atmosfera che si crea la sera… non saprei…
Visto che eravamo in buona compagnia siamo andati in riva al mare e ho scattato due foto senza pretese della baia di Sferracavallo.

Una bella serata finita verso le 4 dopo l’immancabile capatina a Monte Pellegrino dove ho potuto fare un’altra bella foto del golfo di Palermo sovrastato da una coltre umida che ha reso la vista molto bella (il panorama dal vivo era ancora migliore di quanto l’immagine può rendere).
Divertente è stata la discesa fatta dal lato che dà su Mondello in quanto c’erano diverse vetture “appartate” e una ragazza in macchina si divertiva a curiosare e vedere se si vedeva qualcosa di sconcio… per fortuna (o no?) nulla si vide ma i commenti della pulzella su quello che si poteva fare o meno in macchine più o meno piccole (la Smart è scomoda perchè… la Panda è comoda… nelal 500 si può fare solo così…) hanno reso la discesa indimenticabile. 😀

Martedì sera sono stato a casa di un amico a cena dove o trovato attaccato dietro la porta un cartello degno di essere tramandato ai posteri. Non tanto per quanto vi si trova scritto (cose per’altro parzialmente condivisibili dai più) ma per l’assoluta legge vigente in quella casa che tale dicitura enuncia… e d’altronde i gatti di Franco sono una favola, chi li conosce lo sà. 🙂

Il dopo-cena che preludeva alla partenza (si partiva per il ritorno il mercoledì mattina) è stato molto interessante… in giro a fare foto e parlare del più e del meno la serata è passata come il vento e ne rimangono solo alcuni scatti che ho fatto “a volo” tra una fermata e l’altra…

Tirando le somme di queste “microferie” posso dire che sono state un periodo di riposo e di divertimento che mi ci voleva proprio in preparazione di un inizio estate che si preannuncia di fuoco… speriamo bene!!!

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